lunedì 30 marzo 2020

Perché la Ritter sport è quadrata?

Alfred Ritter e consorte un giorno ebbero una bella idea:
"perché non facciamo una tavoletta quadrata, da infilarsi nella tasca, così sportivi, taglialegna e  diabetici cedevoli possono portarsela dietro?"
Ecco, in quel momento nacque la tavoletta 4x4 come la conosciamo ora; che poi, mi dovete spiegare perché mai dovrei portarmi un pezzo di cioccolato in tasca che, se sbaglio stagione e me lo dimentico nei pantaloni durante in sole estivo, sembra che mi sia cagato addosso dalla parte sbagliata.

Ma Alfred questa domanda non se l'era fatta, perché a lui della merda degli altri non interessava, voleva solo vendere il suo prodotto, generare profitto e dividersi gli utili. Sbagliato? Non direi, questo è il pilastro della nostra vita, della nostra società.

Produci, consuma, crepa.

Questa epidemia sta, onestamente, invertendo l'ordine delle cose: crepa se proprio non puoi farne a meno, consuma quello che riesci e poi a produrre ci penseremo un'altra volta.
Non possiamo pensare di sovvertire tutti i nostri paradigmi e idealizzare che da oggi ci importa davvero degli altri, dei meno fortunati, di quelli in difficoltà. Perché se oggi ci battiamo affinché nessuno venga lasciato indietro, dopodomani saremo gli stessi a prenderci a gomitate nei denti per un pezzo di pane.

Nella miseria non ci sono amici, essa ci rende davvero tutti uguali.  
Siamo sempre coloro che fino a tre settimane fa volevano vedere i palazzi delle istituzioni illuminarsi di calore, che volevano le forze dell'ordine in piazza, o meglio come in Piazzale Loreto e che ostentavano il diritto ad avere più diritti.
Noi siamo sempre gli stessi, anche se cambiamo maschera, tanto non ci riconosciamo nemmeno a volto scoperto. Eppure schifiamo ciò che rappresentiamo.
Non siamo liberi di essere trasparenti perché nell'emergenza servono mascherine per contenere le idee e guanti per non lasciare tracce.
Sovvertire l'ordine per ripristinare le gerarchie. 

Produci meno, consuma poco, crepa prima.
Firma anche tu.


mercoledì 8 gennaio 2020

Noi

Noi resusciteremo come i germi piantati in terra e faremo scempio della vostra impudicizia.
Avremo la ragione dalla nostra parte e idee affilate come coltelli per squartare i vostri limiti.
Saremo gli Arditi senza coraggio,
vinceremo la guerra voltando le spalle alla speranza.

Noi tempesta della ragione,
Noi autoritare punte di diamante,
Noi preziosi come gli scarti.

Noi, che non siamo Voi, torneremo a popolare il suolo e scompariremo per lasciarvi soli e sconfitti.
Sarete sempre troppi, non vi sentirete amati abbastanza e soffrirete della vostra abbondanza.

Una litania si perderà tra saliva, veleno e religione. Un colpo di tosse e Noi, germi, torneremo a sbocciare.